Sconfitta
brutta, giusta e meritata in quel di Kansas City ed è difficile digerirla
specie dopo le buone prestazioni registrate nei match contro i Chargers ed i
Cardinals. Una partita condotta come peggio non si poteva dalla squadra di Mike
Tomlin, che ci ha fatto riapparire i brutti pensieri di quello che era il team
degli scorsi anni. Come detto, gli Chiefs hanno meritato la vittoria e per
carità, ci può anche stare; ma quello che fa più rabbia è aver visto in campo
una squadra rilassata e senza mordente, che ha affrontato la partita con la
stessa cattiveria di un match di preseason. Pari a zero! Delusioni a parte,
analizziamo il match concluso provando a dare una motivazione valida alla
sconfitta e spulciando in fondo, anche qualche lato positivo.
Attacco:
Ieri sera
doveva esserci la consacrazione di Landry Jones, ma non è avvenuta. Il giovane
ex Sooners ha condotto un match al di sotto delle aspettative (16/29 per 209 Yds , 1 TD, 2 INT),
mostrando poca lucidità sotto pressione e regalando un intercetto madornale
nelle mani di Derrick Johnson Che denotano, ad oggi, tutti i suoi limiti
tecnici. Limiti anche mentali se vogliamo, a dimostrazione dei drive condotti
poco dopo dove si è cercato di sfondare solo con l’utilizzo del running-game
per paura di incappare in ulteriori errori. Tuttavia, la sua prova nel
passing-game è stata sicuramente migliore del compagno di reparto Micheal Vick.
Finalmente dopo tre partite con un game plan che definire “spento” è poco, la
manovra è riuscita a riattivare le qualità dei ricevitori con Antonio Brown (124 yds ) e Martavis Bryant
(45 yds ,
1 TD) complici di prestazioni tutto sommato buone. Soprattutto quest’ultimo che
si è dimostrato ancora una volta, una minaccia pericolosissima sia sul corto
che in campo aperto. Note confortanti si
mantengono anche sul running-game. Il duo Le’Veon Bell – DeAngelo Williams ha
prodotto 130 yds
per 21 portate, con un utilizzo alternato nei terzi down del ex Panthers e
negli schemi dove quest’ultimo veniva chiamato blocco. Dura è stata la serata
della O-Line invece. Orfana di due pilastri come Kelvin Beachum e Maurkice
Pouncey, ha faticato parecchio contro una pass-rush formidabile come quella dei
Chiefs. I sostituti Alejandro Villanueva e l’ormai praticato Cody Wallace, non
hanno strabiliato ma sono stati in grado di proporre ottimi spunti. Bene il
reparto in pass-coverage dove ha concesso solo 2 sack, ma colpevole sul fumble
causato da Tamba Hali; ottimi invece nel creare pertugi per i runningback. Nota
da segnalare che questo avviene sistematicamente perché un “degno lavoratore”
come Heath Miller, protegge la tasca non uscendo praticamente mai dai blocchi
in fase di ricezione.
Difesa:
Non
nascondo che ieri mi è sembrata una brutta combinazione tra la difesa del 2013
e quella del 2014. Concedere 251
yds e un TD su passaggio ad Alex Smith dovrebbe già
rendere l’idea, se in più ci mettiamo 138 yds su corsa, si arriva presto alla
conclusione: una disfatta. La difesa ha dimostrato di essere come la notte e il
giorno o il bianco ed il nero, e questo ci fa scendere, a malincuore, con i
piedi per terra per le partite future. Partendo dal front seven, il rientro di
Ryan Shazier non ha portato beneficio e la mancanza di Stephon Tuitt è stata
determinate. Al suo posto, si era presupposto ad inizio settimana l’utilizzo di
Daniel McCullers a NT facendo traslare in DE Steve McLendon, invece è stato
proposto per l’ennesima volta Cam Thomas, senza i frutti sperati. La pass-rush
continua a portare numeri sul tabellino dei sack (2), ma questa volta la
pressione su Alex Smith è stata abbastanza scadente. Ciò ha permesso troppe
volte a quest’ultimo, di avere il tempo necessario per trovare liberi i suoi
ricevitori, per di più senza il WR1 Jeremy McClin. La differenza l’ha fatta
abilità di uscire dai blocchi di Trevis Kelce (5 ricezioni per 73 yds ), che ha aperto il
campo in parecchie occasioni trovando la secondaria più impegnata sui WR nel
wideout piuttosto che in mezzo al campo. Purtroppo per noi, scendiamo dal
piedistallo anche in run blocking. Charcandrck West ha corso per 110 yds in 22 portate siglando
anche un TD. Non oso pensare se al suo posto ci fosse stato un certo Jamaal
Charles! Altra nota dolente è l’infortunio rimediato da William Gay, per il
quale si stanno valutando le condizioni fisiche in vista il match di Domenica.
Considerazioni
finali:
Del filotto dei match senza Big Ben, quello contro
i Chiefs era sicuramente quello più fattibile. Ma non è stato così. La squadra
di Andy Reid ha condotto una partita quasi perfetta, concedendo solamente a
tratti l’avanzata Black & Gold. Per fortuna nostra, Roethlisberger dovrebbe
rientrare Domenica prossima, in un match che contro i Bengals, potrebbe segnare
già le sorti dell’AFC North.
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