martedì 13 ottobre 2015

STEELERS - CHARGERS RECAP

Ultimo quarto e 3 minuti al termine del match. Il punteggio è sul 17-20 per i padroni di casa, Touchback di Josh Lambo con possesso per gli Steelers dalle proprie 20 yds. Palla affidata al solito Le’Veon Bell che in due down guadagna 14 yds; dopo l’ennesimo incompleto della serata, Micheal Vick pesca Darrius Heyward-Bay con due lanci consecutivi da 9 e 15 yds rosicchiando ulteriore terreno per l’avanzamento dell’offense. Quick pass per Antonio Brown all’altezza di metà campo seguito dal primo scrambler della serata di Vick, portano gli ospiti sulle 20 yds avversarie quando manca meno di un minuto al termine del match. Un boato si alza dagli spalti per lo stupore con cui l’ex Virginia Tech conduce il drive come non era ancora accaduto. 1 & 10 Steelers, Vick con un tracciante trova la catch di Heath Miller a 2 yds dalla endzone. Wow!! 5 secondi al termine e i tifosi black & gold passano dalla depressione ad un attimo per cantar vittoria. Il field goal avrebbe potuto pareggiare il match portando le squadre all’overtime, ma si decide di optare in una play action (wild cat) con la segnatura ad un secondo dal termine da parte di Le’Veon Bell. Vittoria per 24-20 e il Qualcomm Stadium, tra gioie e dolori, applaude il drive “magistrale” condotto dagli ospiti.
Svegliarsi con una vittoria da sicuramente stupore con un pronostico che ci dichiarava sconfitti in partenza, ma per chi l’ha seguita in diretta è valsa il doppio con tutte le varie emozioni annesse. Gli Steelers escono vittoriosi da San Diego in un match a tratti complicato e difficile da gestire per molteplici aspetti. Tra le numerose assenze (cui hanno dovuto fare i conti anche i Chargers ed è doveroso dirlo), l’incertezza sul gioco e sulla costruzione della manovra era il primo dubbio di tutti i tifosi, perfino del coaching staff che con Todd Haley, non aveva potuto trattenersi in settimana dallo sconforto per la mancanza di un perno fondamentale come Big Ben, e che l’adattamento con un gioco corale, più che individuale, sarebbe stata la prerogativa. Analizziamo reparto per reparto e le giocate del match concluso.

Attacco
Quanta fatica… L’obiettivo delle 10 yarde in ogni down sembrava una montagna dura da scalare. Il gioco di corsa è stato la chiave del match e, come pronosticato, la differenza l’hanno fatta le numerose scorribande di Le’Veon Bell, DeAngelo Williams e a tratti Micheal Vick. Il running-game ha prodotto quanto sperato con 27 portate e 155 yds in totale, colpendo diretto il punto debole della difesa dei Chargers, che comunque ha esibito una performance migliore rispetto alle ultime uscite. Il passing-game doveva essere utilizzato quando necessario, cercando i ricevitori con moderazione evitando possibili intercetti. Così è stato. Vick ha concluso con 13/26 per 203 yds, 1 TD e 1 Intercetto, quest’ultimo arrivato al termine del secondo quarto, con il possesso che sarebbe passato inevitabilmente ai padroni di casa. Da notare che 150 delle 203 yarde lanciate da Vick, sono arrivate nell’ultimo quarto (fino a li parecchio in ombra), quando il passaggio diventava doveroso per tentare la rimonta. Qui sono venute le migliori azioni, prima il lancio da 72 yds verso Markus Wheaton (gran movimento per cercare la separazione dal cornerback) che ha annullato il momentaneo vantaggio dei Chargers, e il resto nell’ultimo drive che ha permesso di percorrere 80 yarde in meno di 3 minuti. Questo sarà di buon auspicio per la gara contro i Cardinals, dove, oltre al solito gioco di corse, ci aspetteremo più passaggi ricordandoci di avere in rosa uno dei migliori ricevitori della lega (se non il migliore) e Martavis Bryant al rientro dalla squalifica e dal fastidio al ginocchio che ieri l’ha costretto alla sideline. Due parole sulla O-Line sono doverose. Ottima prestazione generale e in pass-protection che ha concesso un solo sack. La mancanza di Maurkice Pouncey, sta esaltando in positivo le doti di Cody Wallace garantendo sicurezza come backup futuro al rientro del Pro Bowler. Il voto di migliore del reparto a Le’Veon Bell.

Difesa
Buona prestazione generale delle difesa a dispetto delle 365 yds concesse sul passing-game di Philip Rivers (35/48, 2 TD, 1 Int). Nonostante le parecchie yds concesse su passaggio (fortuna di San Diego fin’ora in regular season), la secondaria si è mossa bene portando placcaggi determinanti e la pick-six di Antwon Blake nel secondo quarto ritornato in touchdown, dimostra l’attenzione espressa in campo. Il front seven si attestato ancora in forma smagliante, con 2 sack a referto (finalmente Jarvis Jones e Bud Dupree) e parecchi Hit al QB californiano costringendolo spesso alla forzatura del passaggio. Restando sul passing-game, la mancanza di Ryan Shazier è pesata come un macigno. La copertura sul rientrante Antonio Gates è stata spesso approssimativa risultando il giocatore più pericoloso del settore offensivo di San Diego. Soprattutto in occasione del primo TD, la mancata copertura di Sean Spence ha costretto a far scalare le marcature di safety e cornerback su Ladarius Green e Keenan Allen, lasciando Gates libero di ricevere. Capitolo diverso per il running-game dei Chargers. Melvin Gordon e Danny Woodhead hanno prodotto solamente 52 yds complessive che esaltano la prova della difesa ancora una volta efficiente da questo punto di vista. Nelle note positive c’è finalmente Jarvis Jones, autore come suddetto di un sack e di un fumble sul Melvin Gordon recuperato, dall’altro redivivo, Shamarko Thomas. Il titolo di migliore va ad Antowon Blake per l’intercetto e il primo TD su ritorno della sua carriera.

MVP del Match: Le’Veon Bell (RB)
Migliore dei Chargers: Antonio Gates (TE)
Migliore degli Steelers: Antwon Blake (CB)

Considerazioni finali:

Una vittoria determinante per il cammino degli Steelers verso i playoffs, maturata con la costanza e la voglia di non mollare nulla fino al termine del match. Domenica prossima ci saranno gli Ariziona Cardinals, una delle squadre più in forma del campionato per il quale bisognerà mantenere intensità e concentrazione. Per ora ci godiamo la vittoria che contro i pronostici, ha un sapore ancora migliore.


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