Dopo un
match come questo condotto da entrambe le squadre ad altissima intensità, ci si
accorge quanto questo sport sia imprevedibile e vada vissuto fino all’ultimo
respiro. Un grande classico come Raiders – Steelers difficilmente tradisce le
aspettative. Una bella partita rimarcata dal risultato, giocata e sudata ad
ogni azione. Ambedue le squadre hanno cercato fino all’ultimo di portare a casa
la vittoria con l’attenuante dei limiti di cui dispongono, ma alla fine l’hanno
spuntata i padroni di casa. Con questa vittoria gli Steelers mettono un
importantissimo tassello sul proseguimento della stagione in ottica playoff.
Dall’altra parte Oakland che nonostante la sconfitta, si può vantare finalmente
dopo anni, di avere un team giovane e di grande prospettiva che porterà sicure
soddisfazioni. Analizziamo, di seguito gli aspetti del match sulla sponda
balck&gold.
Attacco:
Finalmente
una prestazione degna dell’attacco di cui disponiamo. Have a Day! Antonio Brown
(career high) protagonista assoluto con una prova al di fuori del comune (17
ricezioni per 284 yds
– 22 su corsa), demolisce la secondaria dei Raiders con ricezioni tanto
spettacolari quanto utili in situazioni clou del match. Le solite yard after
catch del talento ex Michigan sono state puro ossigeno per l’offense degli
Steelers, che a dispetto delle statistiche, ha spesso trovato difficoltà nella
costruzione della manovra. Ben Roethlisberger si fa perdonare dallo scivolone
di settimana scorsa con 24/44 per 334 yds e 2 TD; solo l’intercetto macchia la sua
prestazione. L’intuizione di D. Amerson sull’ennesimo tentativo verso Antonio
Brown, è da sottolineare per abilità e prontezza di riflessi con cui il DB
californiano intuisce il lancio del nostro QB. Sempre su Big Ben, la nota
dolente è l’infortunio alla caviglia sinistra rimediato nell’unico sack del
match operato da Aldon Smith; infortunio che l’ha costretto ad abbandonare il
campo nell’ultimo quarto di gioco. Le analisi post-partita hanno evidenziato
una distorsione alla caviglia che, nella migliore delle ipotesi, lo costringerà
alla side line per le prossime due/tre settimane. Al suo posto Landry Jones
conferma di essere un buon backup QB da partita in corso nella speranza che si
trasformi altrettanto anche dall’inizio. Un altro fattore della giornata e per
il quale la difesa dei Raiders ha ancora brutti ricordi, è stato DeAngelo
Williams. L’ex Panthers si è convalidato
un runningback di tutto rispetto unendo esperienza e bravura a servizio della
squadra. Con le due siglature da sei punti, ha raggiunto l’importante record
personale di 50 TD nel campionato maggiore, ed il via libera concesso da
Le’Veon Bell, lo renderà ancora più determinante nel proseguimento della
stagione. Da evidenziare in entrambi i TD di Williams, i blocchi della O-Line
che con Marcus Gilbert prima e Ramon Foster dopo, hanno generato i pertugi
necessari per bucare la “D” avversaria. La linea offensiva ha condotto
l’ennesima prova eccellente, lasciando la tranquillità necessaria a Ben per
trovare liberi i ricevitori. L’unica disattenzione è di Alejandro Villanueva
nell’occasione del sack che ha causato l’infortuno al QB. In ultimo Heath
Miller che con la sua solita prova robusta, ha concesso il primo TD al collega
di reparto Jasse James, forzando un blocco per aprire il campo in endzone a
quest’ultimo.
Difesa:
Benché
abbiamo incassato la bellezza di 35 pti (14 dei quali nell’ultimo quarto), la
difesa ha condotto l’ennesima partita buona tatticamente e al di sopra delle
aspettative. Il punteggio, a mio avviso troppo pesante per quanto speso in
campo di termini di volontà, cuore e spirito di sacrificio, rimarca purtroppo
le difficoltà del team sul passing-game che concede troppo spazio. L’abilità
nel leggere i tagli e le tracce avversarie devono essere rivedute e meglio
preparate. Non si può concedere una prateria in campo aperto ad abili
ricevitori come Micheal Crabtree o Amari Cooper. In cover 2, disposta in
occasione del primo TD, Antwon Blake e Will Allen seguono lo stesso uomo
lasciando un autostrada sguarnita a Crabtree per la ricezione. Queste
situazioni si sono verificate parecchie volte dall’inizio della stagione e
forse è arrivato il momento di studiarle meglio. Tattica a parte, la puntualità
della secondaria sui tackle è stata come sempre eccellente. Antwon Blake, Ross
Cockrell, Mike Mitchell e Will Allen al rientro, hanno svolto la solita partita
“maschia” causando 3 fumble e un intercetto che ha dato il via al drive finale
della vittoria. La pass-rush ha dovuto fare i conti con una delle migliori
O-Line della lega. La protezione su Derek Carr è stata eccellente dal primo
all’ultimo snap, con il QB californiano che non ha mai avuto il timore di
essere ostacolato nel suo gioco. Il front seven ha svolto la solita buona
partita in run blocking contro una delle squadre con il miglior gioco sulle
corse, concedendo 139 yds
di cui 96 a
Latavius Murray costretto però ad uscire anzi tempo. Male solo in paio di
situazioni; ad inizio partita dove ha concesso 44 yds a Murray e il TD Jamize
Olawale, firmando il quarto TD della stagione per la difesa gli Steelers contro
le corse.
Considerazioni
finali:
L’importante
era vincere, ma il prezzo è stato ancora una volta perdere Ben Roethlisberger.
Per fortuna nostra c’è di mezzo in week 11 il bye, nella speranza che Big ben
possa tornare operativo la partita successiva. Usciamo dal match contenti per
la vittoria ma con il dovere di migliorare la fase difensiva sul passing-game
che ad oggi ci classifica addirittura in 27ma posizione!
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