lunedì 9 novembre 2015

RAIDERS - STEELERS RECAP

Dopo un match come questo condotto da entrambe le squadre ad altissima intensità, ci si accorge quanto questo sport sia imprevedibile e vada vissuto fino all’ultimo respiro. Un grande classico come Raiders – Steelers difficilmente tradisce le aspettative. Una bella partita rimarcata dal risultato, giocata e sudata ad ogni azione. Ambedue le squadre hanno cercato fino all’ultimo di portare a casa la vittoria con l’attenuante dei limiti di cui dispongono, ma alla fine l’hanno spuntata i padroni di casa. Con questa vittoria gli Steelers mettono un importantissimo tassello sul proseguimento della stagione in ottica playoff. Dall’altra parte Oakland che nonostante la sconfitta, si può vantare finalmente dopo anni, di avere un team giovane e di grande prospettiva che porterà sicure soddisfazioni. Analizziamo, di seguito gli aspetti del match sulla sponda balck&gold.

Attacco:
Finalmente una prestazione degna dell’attacco di cui disponiamo. Have a Day! Antonio Brown (career high) protagonista assoluto con una prova al di fuori del comune (17 ricezioni per 284 yds – 22 su corsa), demolisce la secondaria dei Raiders con ricezioni tanto spettacolari quanto utili in situazioni clou del match. Le solite yard after catch del talento ex Michigan sono state puro ossigeno per l’offense degli Steelers, che a dispetto delle statistiche, ha spesso trovato difficoltà nella costruzione della manovra. Ben Roethlisberger si fa perdonare dallo scivolone di settimana scorsa con 24/44 per 334 yds e 2 TD; solo l’intercetto macchia la sua prestazione. L’intuizione di D. Amerson sull’ennesimo tentativo verso Antonio Brown, è da sottolineare per abilità e prontezza di riflessi con cui il DB californiano intuisce il lancio del nostro QB. Sempre su Big Ben, la nota dolente è l’infortunio alla caviglia sinistra rimediato nell’unico sack del match operato da Aldon Smith; infortunio che l’ha costretto ad abbandonare il campo nell’ultimo quarto di gioco. Le analisi post-partita hanno evidenziato una distorsione alla caviglia che, nella migliore delle ipotesi, lo costringerà alla side line per le prossime due/tre settimane. Al suo posto Landry Jones conferma di essere un buon backup QB da partita in corso nella speranza che si trasformi altrettanto anche dall’inizio. Un altro fattore della giornata e per il quale la difesa dei Raiders ha ancora brutti ricordi, è stato DeAngelo Williams. L’ex Panthers  si è convalidato un runningback di tutto rispetto unendo esperienza e bravura a servizio della squadra. Con le due siglature da sei punti, ha raggiunto l’importante record personale di 50 TD nel campionato maggiore, ed il via libera concesso da Le’Veon Bell, lo renderà ancora più determinante nel proseguimento della stagione. Da evidenziare in entrambi i TD di Williams, i blocchi della O-Line che con Marcus Gilbert prima e Ramon Foster dopo, hanno generato i pertugi necessari per bucare la “D” avversaria. La linea offensiva ha condotto l’ennesima prova eccellente, lasciando la tranquillità necessaria a Ben per trovare liberi i ricevitori. L’unica disattenzione è di Alejandro Villanueva nell’occasione del sack che ha causato l’infortuno al QB. In ultimo Heath Miller che con la sua solita prova robusta, ha concesso il primo TD al collega di reparto Jasse James, forzando un blocco per aprire il campo in endzone a quest’ultimo.

Difesa:
Benché abbiamo incassato la bellezza di 35 pti (14 dei quali nell’ultimo quarto), la difesa ha condotto l’ennesima partita buona tatticamente e al di sopra delle aspettative. Il punteggio, a mio avviso troppo pesante per quanto speso in campo di termini di volontà, cuore e spirito di sacrificio, rimarca purtroppo le difficoltà del team sul passing-game che concede troppo spazio. L’abilità nel leggere i tagli e le tracce avversarie devono essere rivedute e meglio preparate. Non si può concedere una prateria in campo aperto ad abili ricevitori come Micheal Crabtree o Amari Cooper. In cover 2, disposta in occasione del primo TD, Antwon Blake e Will Allen seguono lo stesso uomo lasciando un autostrada sguarnita a Crabtree per la ricezione. Queste situazioni si sono verificate parecchie volte dall’inizio della stagione e forse è arrivato il momento di studiarle meglio. Tattica a parte, la puntualità della secondaria sui tackle è stata come sempre eccellente. Antwon Blake, Ross Cockrell, Mike Mitchell e Will Allen al rientro, hanno svolto la solita partita “maschia” causando 3 fumble e un intercetto che ha dato il via al drive finale della vittoria. La pass-rush ha dovuto fare i conti con una delle migliori O-Line della lega. La protezione su Derek Carr è stata eccellente dal primo all’ultimo snap, con il QB californiano che non ha mai avuto il timore di essere ostacolato nel suo gioco. Il front seven ha svolto la solita buona partita in run blocking contro una delle squadre con il miglior gioco sulle corse, concedendo 139 yds di cui 96 a Latavius Murray costretto però ad uscire anzi tempo. Male solo in paio di situazioni; ad inizio partita dove ha concesso 44 yds a Murray e il TD Jamize Olawale, firmando il quarto TD della stagione per la difesa gli Steelers contro le corse.

Considerazioni finali:

L’importante era vincere, ma il prezzo è stato ancora una volta perdere Ben Roethlisberger. Per fortuna nostra c’è di mezzo in week 11 il bye, nella speranza che Big ben possa tornare operativo la partita successiva. Usciamo dal match contenti per la vittoria ma con il dovere di migliorare la fase difensiva sul passing-game che ad oggi ci classifica addirittura in 27ma posizione!

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