venerdì 25 settembre 2015

49ERS - STEELERS RECAP

Il caldo inaspettato in quel di Pittsburgh, si fa sentire sia fisicamente che mentalmente con il primo quarto contraddistinto dalle numerose flag (principalmente false start, offside) lanciate dai refree con le conseguenti penalità per entrambe le squadre. I 49ers, con Colin Kaepernick in cabina di regia, apprendono da subito che le serata sarà lunga e difficile, riscontrando parecchia difficoltà nel guadagnare yard contro una difesa di solito permissiva come quella degli Steelers. L’abile scrambler affida spesso e volentieri palloni a Carlos Hyde senza consistenti benefici, oltre che a tentare spesso la soluzione personale. Di fronte a loro la difesa degli Steelers, che appare da subito in stato di grazia rendendo il lavoro di pass-protection dei 49ers, uno dei fattori chiave del match.
Il risultato si sblocca a 10 minuti dall’inizio circa, dopo un drive durato quasi 5 minuti di possesso (il più lungo fino a quel momento) per i padroni di casa. Ben Roethlisberger pesca Heath Miller in endzone con un lancio verticale da 2 yds e la successiva conversione da 2 punti di Antonio Brown, fissa il punteggio sull’8-0 alla fine del primo quarto. I 49ers accorciano le distanze ad inizio del secondo quarto con un field goal di Phil Dawson, per poi distaccarsi dai padroni di casa con il successivo TD su corsa da parte di DeAngelo Williams e la ripetuta conversione da 2 punti per Heath Miller. Con questa azione i B&G si portano sul parziale di 16-3 trascinando il match verso una fine da subito intuibile. Nell’azione, spiccano le enormi capacità di Big Ben sul lancio nel profondo (59 yds-pass per Antonio Brown) e la sicurezza con cui, nonostante la pressione sulla tasca, riesca a trovare il ricevitore libero senza alcuna esitazione. Questo è dovuto anche ad un lavoro provato ripetutamente in allenamento: “La protezione al QB è uno dei punti chiave dove dobbiamo sicuramente migliorare” così Mike Tomlin in un intervista rilasciata e subito detto fatto; nelle fasi di passing-game lontani dall’endzone veniva adottata una protezione di ben 6/7 giocatori su Big Ben, perdendo si dei target fondamentali, ma acquisendo una protezione tale da limitare al massimo la pass-rush avversaria. Risultato:0 Sack, 0 QB Hit su Roethlisberger per tutto il match.
Dopo un drive quasi imbarazzante dei 49ers guidato da Carlos Hyde (3 snap), arriva il touchdown degli Steelers che fa terminare di fatto ogni sogno di rimonta per la squadra ospite. Il solito Big Ben pesca con un lancio verticale da 35 yds Darrius Heyward-Bay (totalmente rigenerato) in endzone che fissa il punteggio sul 24-3. A mancare l’extra point ci pensa l’appannato Josh Scobee che, in quel momento, porta a tabellino solamente 2 FG segnati su 4 tentativi (due siglati poco dopo). Il fumble di Keapernick recuperato da Shazier pochi minuti dopo, dimostra quanto poca lucidità sia presente tra gli ospiti, e quanta benzina abbia nel serbatoio la difesa della squadra di casa. Una difesa (agli occhi dei più sentimentali come ricordo alla Steel Curtain) apparsa in stato di grazia per tutta la partita, che ha fatto collassare la tasca dei 49ers per più di un occasione collezionando ben 6 sack (2 Tuitt, Heyward, Moats, Dupree), 2 QB Hit e 18 affrettamenti. Da queste statistiche si possono tranquillamente tirare le somme sulla difficolta che ha avuto per tutta la serata Kaepernick, complice una O-Line troppo permissiva (a tratti inesistente) incapace di contenere le furie di casa. Il recovered fumble porta l’ennesimo TD della serata. Ancora protagonista DeAngelo Williams che su corsa da 2 yds fissa il punteggio sul 30-3 (field goal Scobee). Nel terzo quarto non accade sostanzialmente nulla, se non che Keapernick guida uno dei suoi migliori drive del match, pescando ripetutamente il duo di ricevitori Torrey Smith e Anquan Boldin ma fermandosi sul 4&goal, non riuscendo a portare a casa la segnatura che avrebbe, quantomeno, riaperto il match. Da sottolineare nuovamente, l’attenzione portata dalla difesa degli Steelers, con Brandon Boykin che compie una lettura di gioco magistrale, deviando il passaggio già al sicuro nelle mani di Bruce Miller in endzone. Sul finale di quarto, Keapernick si ricorda di essere un quarterback e lancia un passaggio da 43 yds nelle mani di Varnon Davis. L’ultimo quarto si apre con la prima segnatura da 6 punti per i 49ers; Kaep to Boldin per 14 yds fissando il punteggio sul 30-10 con il field goal trasformato da Phil Dawson. 20 Punti dividono le due squadre al termine del match ma gli Steelers aumentano il divario a 38-10 grazie all’ennesima segnatura su corsa, dell’ottimo DeAngelo Williams ed il FG trasformato da Scobee. L’ennesimo drive condotto magnificamente da Big Ben, esalta le mani di Markus Wheaton (rimasto fin li in ombra) con un lancio verticale da 48 yds, incrementando le statistiche di ricezione del parco di ricevitori. Il drive successivo è un autentica prodezza del QB californiano che pesca Torrey Smith con un lancio da 75 yds facendo compiere il primo errore del match alla secondaria degli Steelers. Un incomprensione tra Mike Mitchell e Will Allen, con quest’ultimo uscito in blitz, apre inevitabilmente una prateria per la facile ricezione all’ex Ravens. Gli stessi 49ers ritoccano il punteggio sui 18 punti con una 2 pti conversion dello stesso Smith. Sul finale di match arriva la prima segnatura della serata per Antonio Brown dopo un drive condotto perfettamente dal solito Big Ben.
Note positive Steelers:
Tantissime note positive in una serata quasi perfetta. La difesa su tutti con il front seven totalmente ispirato (che ha concesso solamente 84 yds sulle corse) e una secondaria attenta e puntuale nei tackle. Che forse sia frutto del lavoro in sordina di Keith Butler?
La riconferma dell’attacco che senza Martavis Bryant e Le’Veon Bell, si dimostra uno dei migliori della lega da due anni a questa parte. La O-Line si è attestata rocciosa e stagna per contenere la pressione sul quarterback.
Note negative Steelers:
Poche note negative, se non l’ennesimo field goal sbagliato da Scobee e il calo di concentrazione, ma comprensibile, della difesa che ha concesso 2 TD nell’ultimo quarto.
Considerazioni finali:
Gli Steelers si impongono all’Heinz Field di Pittsburgh per 43 a 18 contro i San Francisco 49ers, in un match dominato a larghi tratti dalla compagine di Mike Tomlin. Lo stesso coach, che vantava un parziale 8-1 nell’opener tra le mura di casa, ha proseguito la striscia positiva dimostrando quanto sia difficoltoso affrontare i B&G nelle gare di apertura stagionale. Dal canto loro, gli Steelers hanno preparato la partita nel miglior modo possibile, affrontando il lavoro settimanale colmo di critiche e intoppi fisici che chiunque avrebbe accusato diversamente. Il reparto difensivo, sotto la lente di ingrandimento dopo la sconfitta contro i Patriots, si è dimostrato capace di sorprendere in positivo compiendo una prova al di sopra di ogni aspettativa, mentre il reparto offensivo ha semplicemente riconfermato l’elevatissimo potenziale di cui dispone. Sulla baia californiana gli umori sono cambiati drasticamente dopo la pesante sconfitta rimediata. Coach Tomsula, estasiato e fiducioso dopo l’importante vittoria in week 1, a fine partita ha sottolineato quanto margine vi sia stato in campo e quanto lavoro necessita il “giovane” team per tornare quello di un tempo.


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