Vincere
per dare continuità e mantenere questo passo per arrivare ai playoff. Con
queste parole Mike Tomlin ha aperto consueta conference di metà settimana dopo
le gioie della vittoria contro i Colts. Chiaramente anche noi tifosi ce lo
auguriamo e arrivati a questo punto della stagione, ogni passo falso potrebbe
essere fatale. Nella corsa al match di wild card (perché i Bengals paiono a
questo punto irraggiungibili), le dirette antagoniste avranno di fronte
avversari più gestibili (Titans vs Jets – Chargers vs Chiefs) rispetto alle
furie di Cincinnati che mai come quest’anno sorgono ostici da affrontare. Ad
alimentare l’ansia del match divisionale e a rendere ancora più difficile la
situazione, ci sarà il Paul Brown Stadium, fortino della squadra dell’Ohio che
quest’anno ha dovuto alzare bandiera bianca in un sola occasione (week 10
contro Houston). Tutte queste difficoltà lo rendono uno dei match più incerti
della week 14, dove l’attenzione e i nervi saldi, faranno spostare l’ago della
bilancia verso i più virtuosi nel saper interpretare al meglio il match. Detto
questo, l’attacco della squadra di casa ha dato dimostrazione di saper
scardinare qualsiasi tipo di difesa, intervallando un ottimo gioco sia sulle
corse che sui passaggi sfruttando la massimo la qualità dei suoi interpreti.
Andy Dalton è uno che lancia poco ma lo fa bene, a dimostrazione delle sue statistiche
in pass rating (107,4). Questo è dovuto anche all’abilità nella separazione da
parte dei suoi ricevitori (AJ Green è fantastico fatemelo dire!), che lo mettono
in occasione di poter lanciare in assoluta sicurezza. Inoltre, condisce il suo
gioco con l’abilità di saper uscire dalla tasca in caso di evenienza, rendendolo
un pericolo costante sotto molteplici aspetti. Il miglior modo per ovviare a
ciò sarà quello di portare una pressione costante per tutto l’arco del match.
La smagliante pass-rush balck&gold, che alternando i suoi interpreti ha già
collezionato la bellezza di 35 sack, dovrà fare a sportellate contro la solida
O-Line avversaria e per il quale ci auguriamo di vedere James Harrison e
compagni, atterrare più volte il buon Dalton. Ma se la mano di “pluto” Keith
Butler ha inciso in positivo sul fronte a sette, quello che speriamo è che nel
breve possa avvenire anche sulla secondaria, anche se, detto francamente, ormai
ci crediamo ben poco. Alla fine tutto questo è abbastanza curioso se ci pensate…
L’NFL moderna è prettamente improntata su un gioco in stile pass-friendly, e
noi ci stiamo giocando un posto per i playoffs con la 29esma difesa sui
passaggi e oltre 3300 yds
concesse. Purtroppo (come rimarcato già in altre occasioni), l’istinto e le
capacità di lettura o ce le hai o difficilmente le apprendi e purtroppo (lo
ripeto ancora), errori su mancate scelte nei Draft/FA passate, hanno fatto si
che ad oggi disponiamo di questi giocatori e arrivati a questo punto, bisogna
farseli andare bene. Ma nel buio totale, c’è un barlume di speranza e si chiama
Brandon Boykin. la buona prestazione contro i Colts, dovrebbe fargli guadagnare
qualche snap in più a discapito del duo di fabbri Antwon Blake e Ross Cockrell,
con William Gay unico titolare certo dopo aver passato con successo il
concussion protocol in settimana. L’abilità dell’ex Eagles (Boykin) in pass
coverage e nelle letture sui lanci, servirà come il pane contro uno come AJ Green,
e cercherà di avere la meglio su di lui anticipando la traccia, dovendo
sopperire ai centimetri di differenza. Gli ultimi baluardi e assegnatari sulle
corse di Giovani Bernard e Jeremy Hill, saranno ancora i rinvenuti Mike Mitchell
e Will Allen, con il #20 pronto ad eventuali blitz a seconda delle dinamiche di
gioco.
Cambiando
totalmente discorso, questa settimana ho letto parecchi pronostici che
rimbalzavano sui siti e alla TV, e nella stragrande maggioranza dei essi,
davano vincitori gli Steelers. Ora, analizzando il perché e leggendo i trafiletti
posti sotto le scelte degli scommettitori, la partita sarebbe chiaramente
indirizzata in ragione del momento di forma della offense black&gold. Tra
una toccata e l’altra e dopo aver contato a grandi linee le preferenze degli addetti,
a quel punto non ho potuto fare altro che rinfrancarmi anche io che, da solito
malfidente, prevedevo una percentuale di sconfitta almeno per il 60% delle
probabilità. Di sicuro chi fa questo mestiere (perlopiù per siti o testate
attendibili) hanno le loro ragioni e numeri alla mano non si può che provare a
dargli ragione. 3432 yds
su passaggio per 20 TD (Big Ben ha saltato 4 partite) con 1477 yds su corsa per 11
TD (senza Le’Veon Bell per la maggior parte delle partite). Se in questo
dettagliamo le statistiche dei singoli e fenomenali Antonio Brown, Martavis
Bryant (ha saltato anche lui 4 partite), Markus Wheaton e DeAngelo Williams non
finiremo più e tutto questo mix, non può che farci valutare il fatto che i bookmakers
abbiano ragione.
Tornando sul campo, a differenza del match di Domenica, la D # di Cincinnati è tutt’altro.
Rocciosa sulle corse, molto ben disposta sui passaggi renderà inevitabilmente dura
la partita all’attacco di Pittsburgh. Di vitale importanza sarà ancora una
volta la nostra O-Line. Il reparto sarà ben impegnato sia in pass-protection
che a generare i blocchi sulle corse, dove l’alternare anche un semplice passo
fingendo uno schema, renderà sicuramente difficoltosa le lettura del gioco agli
avversari. Come detto, data la quadratura della difesa di Cincinnati, prevedo
un utilizzo accurato delle corse (principalmente nei primi due down) a dispetto
dei lanci, per il quale il cannone di Big Ben difficilmente verrà risparmiato.
Da considerare sarà anche il fatto che (in forza alla previsione sull’utilizzo
del passing-game), la secondaria di casa sarà parecchio ridotta dagli
infortuni, con Dre Kirkpatrick, Leon Hall, George Iloka e Adam Jones in forte
dubbio. In ultimo segnalo con molta felicità, che per la prima volta da inizio
stagione, sul tabellone degli infortunati (IR esclusi) appare solo la scritta “probable”!.
Si prospetta un match dalla mille emozioni quindi, appuntamento per Domani ore
19.00 locali.
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