C’eravamo
lasciati con un “vietato sbagliare” e la risposta non è tardata ad arrivare. Avevamo
anche sottolineato che sarebbe stato quasi impossibile ripetere lo show dello
scorso anno, definendo gli speranzosi dei semplici “poveri illusi”, ma alla
fine costoro si sono avvicinati più di chiunque altro nel pronostico. Nella
notte italiana, gli Steelers sbaragliano i poveri Colts con il risultato di 10-45, in un match da definirsi
combattuto per soli primi 15 minuti di gioco. Un primo quarto in cui succede
davvero di tutto: prima il fumble causato da Jacoby Jones sul tentativo di
ritorno, poi l’intercetto di Jarvis Jones subito dopo (azione da citare per
prodezza tecnica e di intelligenza avendo rinunciato alla pass-rush e
staccandosi dai blocchi, trova il pallone tra le sue mani facilmente), poi ancora
un altro fumble con questa volta protagonista DeAngelo Williams, che perde malamente
il pallone a causa anche di un blocco non corretto di Marcus Gilbert e per
finire il primo intercetto con la maglia black&gold per Brandon Boykin
propiziato da un passaggio sporcato di William Gay. Con il passare dei minuti
però, il match prende una strada sempre più delineata. Dopo qualche drive sotto
tono a causa anche della buona pressione del front seven degli ospiti, Ben
Roethlisberger è compagni cominciano ad imbastire il solito gioco corale che
coinvolge tutta la batteria di ricevitori ed il running-game. A parte i soliti
Antonio Brown (monumentale), Martavis Bryant (fantastico) e Markus Wheaton
(ritrovato), buona impressione la fa anche Jesse James, che si rivela ottimo
ricevitore fuori dai blocchi e gran bloccatore in pass-protection. Nel match
all’esordio da titolare a causa dell’infortunio di Heath Miller, colleziona 3
ricezioni importantissime per 30
yds totali, avvenute nel primo quarto dove regnava la
confusione più totale. Il trio di ricevitori (sempre più considerato come il
migliore della lega) concludono il match con 4 TDs su ricezione e un total
offense in ricezione di 282
yds . La previsione sull’utilizzo del running-game invece
l’avevamo centrata. Dopo una prestazione in ombra per scelte tecniche contro i
Seahawks, DeAngelo Williams corre tanto e bene in campo aperto ma meno in
endzone dove si è preferita la soluzione su passaggio. Per citare una
statistica, DeAngelo Williams ha corso per oltre 100 yds in ben quattro
match quest’anno, dove negli altri vi era presente un certo Le’Veon Bell. Personalmente
già dopo il match contro San Fransisco, lo definì il miglior colpo dell’intera
free agency! In tutto questo però la solidità della O-Line ha i suoi meriti. Anche
questa volta, Alejandro Villanueva e tutto il reparto, si sono dimostrati i
protettori ideali di Big Ben non concedendo nessun sack e pochi affretta menti al
gioco di quest’ultimo. Spostandoci sulla
difesa, ancora una volta abbiamo avuto la prova di come questo reparto sia il
giorno e la notte. Contro Cleveland il giorno, contro Seattle la notte e ieri contro
Indianapolis ancora il giorno… Personalmente ho smesso di trovare un motivo o
di analizzare il perché di fronte a tipologie di attacco differenti ci sia
sempre l’incognita sulla prestazione, ma quello che alla fine conta (e che
ormai ci auguriamo da tempo) è che si riesca a trovare una quadratura quanto
prima. Sulla secondaria questa forse, possiamo affermare che di passi avanti ne
sono stati fatti: finalmente Mike Tomlin si è ricordato di avere tradato Brandon Boykin, senza dubbio il miglior CB in pass-cover dell’intera rosa. Con lui in
campo, ricevitori di rilievo come T.Y. Hilton e Donte Moncrief sono stati
parecchio limitati, e Matt Hasselbeck ha dovuto spesso correre ai ripari
facendo ricevere Frank Gore fuori dal backfield. Buono il lavoro anche del
resto dei componenti della secondaria e Will Allen riesce a mettere nelle
statistiche l’ennesimo sack stagionale in blitz. Il front seven ha condotto una
grandissima prestazione sia in run-blocking che in pass-rush. Il running-game
di Indianapolis è stato limitato a 54 yds avvenute per lo più nel primo quarto, e
la pass-rush ha prodotto ben 5 sack e oltre 20 hit al QB avversario. Menzione
doverosa va al veterano e mai finito James Harrison, protagonista assoluto con
3 sack e un fumble generato. In ultimo, faccio giusto una considerazione sullo special
team. Premetto che non mi trovo mai nelle condizioni di giudicare l’operato su
un pant-return o un kick-return perché le ritengo situazioni più occasionali
che di bravura del singolo, ma dopo quanto accaduto ieri sera e non solo, mi
chiedo cosa abbia spinto il team a firmare Jacoby Jones?! Hai in rosa uno come
Antonio Brown che potrebbe fare tranquillamente i ritorni e l’abbiamo visto
anche stanotte, ma se preservare un talento come lui vuol dire correre all’indietro
o consegnare sistematicamente la palla agli avversari, allora saremo costretti
a cambiare canale più volte durante il match! Piccolo sfogo personale a parte,
godiamoci la meritata vittoria ma con la testa già proiettata a Domenica in
vista del mach contro Cincinnati. Occorrerà dare continuità per la corsa ai
playoffs, ma soprattutto mi aspetto la cattiveria necessaria per prendersi la
rivincita dell’immeritata sconfitta subita in week 8.
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