sabato 18 luglio 2015

L.T. WALTON: UN FUTURO PROTAGONISTA

Quando selezioni giocatori di primo rilievo come Bud Dupree, Senquez Golson e Sammie Coates, altri come Letterius Waton potrebbero passare in secondo piano. Sin da quando è stato redatto, il bestione proveniente dal college del Michigan State, ha cercato di mettersi a suo agio nella città d’acciaio quanto nell’organizzazione degli Steelers.
Ci sono giocatori che una volta approdati nel campionato maggiore tendono a sedersi pensando di aver trovato il paradiso nell’NFL, Walton di sicuro non fa parte di questa categoria.


Nei primi mesi di camp, in cui ha fatto intravedere il suo potenziale, ha trovato un esempio da seguire in Cam Heyward, il quale l’ha definito un grande professionista e una guida da cui apprendere i “trucchi del mestiere” per cercare di diventare uno dei migliori, proprio come lui.
In ottica season 2015, Letterius, potrebbe rendersi utile da subito in considerazione della pochezza di quantità in depth disponibile, (dovesse venire un raffreddore a Cam Heyward – Stephon Tuit?! Che si fa?) con il nomade collezionista di Jersey Clifton Geathers ed il pessimo Cam Thomas che a meno di rinascite improvvise, sarebbero utili solo per scaldare il posto in panchina. La sua propensione a 5-Tech DE, (nonostante abbia giocato per la maggior parte della stagione con i Chippewas nella 4-3) con la quale ha dominato l’anno uscente nel college, allunga la coperta di un reparto talmente sacrificato che ha dovuto adattare da DE a NT il buon Steve McLendon. Senza azzardare troppo e senza fare calcoli sulla titolarità della prima linea (lampante), direi che Walton potrebbe finalmente garantire affidabilità nel backup coprendo egregiamente tutti gli spot (DE-NT-DE) qualora ne fosse necessario. Le sue misure (196 cm per 145 kg) lo collocano tra la fascia dei NT moderni in linea con la corporatura dello stesso Steve McLendon che, è bene ricordarsi, nel 2015 entrerà nell’ultimo anno di contratto con gli Steelers a 30 anni compiuti. Tecnicamente stiamo parlando di un giocatore che fa del run blocking un marchio di fabbrica, dove la fisicità lo aiuta ad avere la meglio contro i back avversari. Per considerarlo davvero completo, dovrà migliorare di parecchio nella pass-rush, nella quale risulta essere macchinoso nelle fasi iniziali dello snap. Averlo nei 53 finali, garantirebbe quantomeno rotazione e accurato utilizzo nei momenti cruciali dei match, anche a giocatori situazionali come il roccioso Daniel McCullers. Dettosi “estasiato” da poter cominciare la sua carriera uno dei migliori team in assoluto e avendo tutte le carte in regola per diventare un futuro titolare, dovrà continuare a lavorare duro e mostrare il suo valore fino a che gli sarà data possibilità di farlo, dovrà sfruttare al massimo ogni chance concessa sul campo, dimostrando ai compagni, ai coach e in primis a se stesso, di essere degno di indossare una maglia storica e pesante come quella dei Pittsburgh Steelers.
 


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