sabato 14 marzo 2015

STEELERS: UNA DIFESA IN CONTINUA EVOLUZIONE

Non è una bufala, è tutto vero! Jason Worilds si ritira. A rendere pubblica la decisione, è stato il suo agente Jason Bernstein tramite una dichiarazione rilasciata direttamente dal giocatore: “Apprezzo tutto l’interesse degli ultimi giorni mostrato nei miei confronti, ma dopo averci pensato a lungo, ho deciso di ritirarmi dal football in quanto ho deciso di seguire altri interessi. Sono particolarmente grato di aver avuto la possibilità di poter giocare per una delle migliori franchigie, con i tifosi più strepitosi di tutta l’NFL. Sono consapevole di quello che potrà scatenare la mia scelta e apprezzerò chi vorrà rispettare la mia de decisione”. Una conclusione che lascia tutti quanti senza parole considerata la giovane età (27 anni – 5 anni da professionista), ed il numero di trofei che avrebbe potuto vincere grazie al suo talento. Era stato anche inserito tra i top 101 free agent di questa finestra di mercato, e avrebbe avuto modo di potersi arricchire economicamente accasandosi in altri team. Secondo quanto trapelato ieri, alla base scelta ci sarebbe la volontà di dedicarsi a pieno per promuovere la sua fede ed al suo credo con i testimoni di Geova. Notizia dunque che sconvolge non tanto per il motivo (condiviso o meno), più che altro per il modo in cui è arrivata. La stessa franchigia della Pennsylvania si era dichiarata disponibile nel voler trovare un accordo e un punto di incontro con il giocatore, per trattenerlo e garantirsi le sue prestazioni in futuro, ma la scelta dal canto suo era già stata presa e virava verso altre prospettive. 
La perdita di una pedina fondamentale nel fronte a sette di Keith Butler, con il 37enne James Harrison richiamato dal pensionamento l’anno scorso che ha recentemente dichiarato di potersi accomodare in qualsiasi altro team; anche il 2015 metterà a dura prova il duo Colbert-Tomlin che si troverà di fronte a importanti cambiamenti difficili da gestire. 
Ma allora chi giocherà come Outside Linebacker l’anno prossimo ? Cerchiamo di capirlo… Jarvis Jones e Arthur Moats (fresco di recente rinnovo) sono delle incognite. Che non siano fulmini di guerra lo sappiamo tutti, ma dal canto loro bisogna ricordarsi che hanno trascorso un 2014 per certi versi “sfortunato”. Il primo ha visto la sua scesa verso il massimo campionato nel 2013 con prestazioni degne di nota che hanno fatto ben sperare sul suo futuro, purtroppo frenato della frattura al polso rimediata nel week 3 contro i Panthers l’anno successivo. Il 2015, salvo nuovi infortuni, potrà essere l’anno della sua consacrazione. Mentre per Moats il discorso è differente; la super stagione di Jason Worilds ha occluso il suo talento e la sua voglia di dimostrare di essere pronto per una maglia da titolare. Anche per lui il 2015 potrà rivelarsi una benedizione.
La necessità di inserire nuovi innesti dunque sembra doverosa. Ma cosa offre la free agency ?. Purtroppo il salary cap in casa Steelers è un impedimento non da poco, e la mancato spazio a disposizione impedisce di poter sottoscrivere contratti importanti con altrettanti giocatori di rilievo. La situazione di stallo in cui si trova la società, è generata dai contratti multi milionari dei veterani (ved. Polamalu, Taylor) per cui, inevitabilmente, si sta pensando di volerne fare a meno operando tagli/pensionamenti anticipati, al fine di abbassare il tetto salariale. Gli obbiettivi segnati sulla big board dello staff, vanno piano piano scomparendo con il passare dei giorni, giocatori ritenuti idonei per vestire la maglia black & gold come Malcolm Smith, Brian Orakpo, Books Reed, hanno già trovato un team che soddisfi le loro richieste. Salvo diversi colpi improvvisi dei prossimi giorni, la società sposterà il mirino verso il draft nella speranza di scovare un nuovo talento. Tra questi Alvin Dupree, Owa Odighizuwa e Eli Herold.
Spostandoci sulla secondaria e tralasciando il discorso dei signori Polamau/Taylor sopra trattati, in seguito al recente approdo in casa Dolphins di Brice McCain, la società secondo fonti, pare sia realmente interessata all’ex New Orleans Saints Patrick Robinson per sostituire il partente in depth. Altro nome da tenere in considerazione è quello di Tramon Williams, che personalmente da quando seguo il football, non gli ho mai visto saltare nemmeno una partita. Valide e possibili alternative vengono dal draft dove mai come quest’anno, la classe di difensori è ben fornita. Giovani come Trae Waynes, Marus Peters e Jalen Collins, sembrano poter garantire già da subito quel salto di qualità che si attende da tempo. Non dimentichiamoci però che giusto un anno fa, la società firmò un contratto pluri-milionario a Cortez Allen, che si rivelò il vero assente del 2014 tra infortuni e brutte prestazioni.
Altra matassa da sbrogliare è il ruolo di safety, Will Allen non garantisce più molta copertura e per sopperire a ciò, era stato bloccato nella scorsa finestra di mercato Mike Mitchell. Purtroppo per lui e per noi, non è stato in grado di farsi valere dimostrando di essere un giocatore assolutamente mediocre al di la dell’aspetto professionale. L’unico nome (secondo me) degno di nota nel draft è quello di Landon Collins proveniente dal college dell’Alabama, che sicuramente altre squadre con pick più alti tenteranno di accaparrarsi. Per concludere, è doveroso spendere per due parole per il vero punto forte della nostra difesa, i DE e NT. Le prestazioni di Stephon Tuitt, Cam Heyward e Steve McLendon, ci fanno ben sperare per il futuro prossimo.


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